Come lavoriamo

L'approccio metodologico

I servizi della Cooperativa non si limitano ad una assistenza-custodia, ma sviluppano capacità progettuali e professionali sperimentate.
La professionalità del personale educativo, l’attenzione alla formazione permanente, la riflessione continua sull’esperienza hanno condotto ad una nuova impostazione dei servizi nei quali sono stati introdotti elementi di novità.

 

All’ingresso viene definito un contratto con la famiglia, stipulato sulla base di un incontro tra le richieste iniziali e le proposte di intervento. La frequenza degli ospiti non è standardizzata, ma flessibile, adeguata allo specifico bisogno. La programmazione è incentrata sull’offerta di una normale vita sociale e sulla condivisione di interessi, contro programmi che perseguono intrinsecamente il solo obiettivo di occupare il tempo, riconoscendo l’iniziativa della persona disabile.

 

Orientiamo ogni presa in carico considerando una futura dimissione, cioè lavorando al massimo sviluppo delle potenzialità individuali e al superamento di problematiche psicopatologiche, prevedendo forme più adeguate di sostegno o inserimenti in servizi a minor soglia di protezione.

 

 

Ragione e libertà

Le caratteristiche fondamentali dell’uomo, ragione e libertà, sono riconosciute come punto di partenza del rapporto fra educatore e disabile che, come ogni persona, è dotato di  coscienza e di capacità di scelta, anche se a volte gravemente disturbate.

 

Attorno a queste  risorse è possibile fondare l’offerta di un ambito relazionale incentrato sulla normalità. Normalità che significa riferirsi ad una norma, cioè desiderio di benessere e soddisfazione. La relazione che si vuole proporre è dunque una relazione nella quale è possibile imparare a muoversi verso il proprio bene, sostenendo la dignità dell’altro.

 

L'intervento educativo

Alla componente organica della disabilità, esito di un danno oggettivo, si aggiunge spesso una componente di carattere psichico, che si presenta come un processo, una costruzione in cui intervengono diversi fattori tra i quali una ragione e una libertà mal orientate del soggetto: in questo consiste la psicopatologia.

 

La reversibilità di questa seconda componente fonda la possibilità di un intervento educativo, il cui fulcro è il rapporto con il soggetto che incomincia a prendere iniziativa per rispondere al proprio desiderio. Tale iniziativa è fondamentale per un qualsiasi apprendimento e su questo aspetto è necessario investire, senza forzature, ma creando le condizioni per esperienze di benessere.

 

Il primo servizio offerto è proprio l’incontro con l’educatore; nel tempo si individuano poi relazioni preferenziali, entro le quali l’ospite è facilitato a compiere il suo cammino di crescita personale.

 

I servizi offerti dalla Cooperativa rappresentano un’opportunità fra le tante che possono interessare la persona: non hanno la pretesa di essere esaustivi e risolutivi allo scopo di evitare il rischio di una istituzionalizzazione e cronicizzazione della patologia.